Il dolore lombare
Dal 1970 circa, nelle società occidentali l’incidenza del dolore lombare sembra essere drammaticamente aumentata. Tra i paesi industrializzati, gli Stati Uniti hanno il più alto tasso di chirurgia vertebrale – pari a cinque volte quello della Gran Bretagna (Taylor, 1994). La chirurgia si è dimostrata poco efficace nel garantire la soluzione del dolore lombare nel lungo termine. In uno studio prospettico di Weber (1983) su 280 pazienti con ernia del disco operati rispetto ad altri non operati la differenza di guarigione nei 4-10 anni post-intervento era pressoché equivalente.
Il dolore lombare viene definito di natura “meccanica”, quando è causato dall’attività fisica scorretta, ad esempio nello stare seduti a lungo o piegarsi spesso in avanti nel tempo creando un’usura del sistema colonna-bacino e poi posturale. Il dolore è localizzato nella regione lombosacrale, nei glutei e nelle cosce, senza irradiazione ai piedi o alle dita dei piedi.
Invece il dolore radicolare, detto comunemente “sciatica” si manifesta da un’ernia del disco, da una stenosi spinale o una cicatrice postoperatoria e si irradia in basso lungo la gamba seguendo i dermatomeri. Le persone riportano che questo dolore è più forte rispetto a quello della schiena localizzato. Esso genera insensibilità e parestesie (se presenti) lungo il territorio di distribuzione della radice nervosa lombosacrale con o senza deficit neurologico.
Il dolore lombare meccanico è molto comune e colpisce il 70-80% degli adulti a un certo punto della loro vita divenendo la seconda causa di assenza al lavoro dopo le malattie delle vie respiratorie superiori.
Meno del 5% del dolore alla schiena è un effettivo danno alla radice nervosa. La maggior parte dei soggetti presenta uno o più dei seguenti sintomi:
- Mal di schiena
- Dolore alla gamba
- Sintomi neurologici
- Deformità spinali
Molti studi hanno concordato sui fattori di rischio associati alla comparsa di dolore lombare che possono essere inclusi:
- Lavoro manuale pesante
- Sollevamento e torsione ripetitivi
- Stress posturale e vibrazioni dell’intero corpo
- Lavoro monotono
- Mancanza di controllo sul lavoro
- Bassa soddisfazione nel lavoro
- Forma fisica scadente
- Forza del tronco scarsa o inadeguata
- Fumo
Waddell, dopo una revisione critica di questi studi, ha capito che il mal di schiena non è associato direttamente a ereditarietà, sesso e costituzione corporea.
Il medico effettua un accurato lavoro diagnostico per capire le origini del dolore lombare attraverso un’anamnesi generale, poi recente, familiare, sociale, esame obiettivo della colonna (osservazione e palpazione), valutazione della deambulazione, ROM della colonna e dell’articolazione dell’anca, forza muscolare, riflessi tendinei e patologici, esame della sensibilità, segni di tensione dei nervi e test del nervo. Aiutandosi se necessario con radiografie standard, TAC e RM o atri esami specifici. Una volta capita la causa del dolore lombare il medico se lo riterrà necessario potrà consigliare una cura farmacologica e/o fisioterapica per centralizzare o periferizzare il dolore. Anche un lavoro antalgico in acqua può essere di aiuto in fase acuta, ma per consolidare la scomparsa e/o eliminare le cause del dolore lombare è necessario diventare consapevoli del proprio corpo con una corretta rieducazione motoria.
LABORATORIO MOTORIO
Il percorso rieducativo per Lombalgia presso il Laboratorio Motorio inizia con il colloquio conoscitivo. Durante il colloquio viene eseguita una valutazione iniziale per capire qual è lo stadio della patologia e se è stato eseguito un precedente trattamento medico-fisioterapico. Dopo aver raccolto le indagini mediche, si procede con un’anamnesi generale della qualità di vita allo stato attuale del soggetto per poi analizzare il dolore lombare nella sua localizzazione, la descrizione, la modalità di esordio, la frequenza e la durata giornaliera, i fattori aggravanti e allievanti nello stile di vita lavorativo e nel tempo libero.
La partenza pratica del percorso rieducativo avviene tramite una valutazione posturo-funzionale dove tramite una analisi video si svolgono dei test per capire lo stato motorio iniziale. I test comprendono la qualità e la quantità del movimento in maniera analitica del segmento del rachide lombare del soggetto, per poi integrarlo nei movimenti globali delle catene cinetiche rapportandolo con le altre articolazioni. I test dinamici si basano su esercizi di mobilità, controllo neuro-muscolare, segmentale e integrato. Gli operatori analizzando il video in dettaglio, rilevando le criticità motorie e in base a queste vengono stilati gli obbiettivi di lavoro.
Segue un’analisi dell’efficienza fisica per indagare lo stato motorio e fisico generale del soggetto, il vero punto chiave per mantenere il benessere della colonna lombare, ma anche di tutto il resto del corpo nel lungo periodo.
IL PERCORSO PERSONALIZZATO
Una volta fissati gli obbiettivi individuali di lavoro emersi nella valutazione posturo-funzionale è possibile intraprendere il percorso rieducativo personalizzato. Durante questo percorso altamente specializzato, i nostri personal trainer operano un monitoraggio costante con esercizi in progressione, di seduta in seduta, in base agli obbiettivi e alle capacità individuali. Tali esercizi si basano su principi della decompressione vertebrale, respirazione, neurodinamicità, mobilità, del controllo motorio e della stabilità segmentale e integrata.
Dopo aver raggiunto l’obbiettivo del benessere del rachide lombare il percorso rieducativo viene integrato con il miglioramento dell’efficienza fisica e della postura generale con esercizi per l’appunto posturali, metabolici, di forza, flessibilità ed equilibrio.
L’integrazione del lavoro di rieducazione lombare, posturale e di efficienza fisica e la sua prosecuzione a lungo termine è di fondamentale importanza per mantenere nel tempo il benessere e la salute del corpo di tutti gli apparati e delle articolazioni.
INFO
Se vuoi avere maggiori informazioni rispetto al Laboratorio Motorio, alla nostra attività e i nostri programmi personalizzati contatta la nostra segreteria
Articolo a cura dei Responsabili dell’Area Laboratorio Motorio
Dott. Paolo Tiatto e Dott. Fabrizio Alberio