Dorso curvo o ipercifosi dorsale

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Per cifosi s’intende la curvatura della colonna vertebrale sul piano sagittale. Il termine origina dal greco kyphosis che significa “con gobba” e si riferisce a una curvatura a concavità anteriore dove l’apice della curva è posteriore. Fisiologicamente la colonna dorsale presenta una cifosi di 20°-40° (angolo di Cobb misurato tra T5 e T12, ossia tra la quinta vertebra toracica e dodicesima). Ricordiamo che il tratto toracico è costituito da dodici vertebre. Una cifosi tra i 40°-50° è considerata borderline, mentre una curvatura maggiore di 50° viene chiamata ipercifosi. La cifosi posturale e la malattia di Scheuermann sono le cause più frequenti di ipercifosi nei bambini esordendo durante l’adolescenza. La cifosi è generalmente più grave nella malattia di Scheuermann e risultano necessarie le radiografie per differenziare le due condizioni, infatti nella malattia di Scheuermann si riscontrano irregolarità dei piatti vertebrali e si deve osservare un incuneamento anteriore di più di 5° in almeno tre vertebre consecutive. (Brotzman)

Molte persone giungono alla visita ortopedica per la loro cattiva postura e/o presenza di dolore alla schiena. Il test di Adams che consiste nell’osservare il soggetto di profilo quando flette in busto in avanti, rappresenta il miglior modo per valutare la cifosi. In caso di malattia di Scheuermann o con altre patologie la colonna presenta una curva a breve raggio mentre per la cifosi posturale la curvatura del rachide risulta normale con una flessibilità corretta (ossia la curva si appiattisce in posizione supina). Nelle radiografie è utile ricercare anomalie ossee anche congenite dove ogni curva maggiore di 50° è considerata patologica.

“Da Staheli L (ed); Pediatric Orthopaedic Secret. Hanley & Belfus, Inc. Philadephia, PA, 1998, pag 286

Le origini della cifosi nella diagnosi differenziale sono diverse: congenita, iatrogena, artrite reumatoide giovanile, neurofibromatosi, neuromuscolare, frattura patologica e tubercolosi. Quando la curvatura supera i 100° la funzionalità respiratoria è compromessa nella cifosi di Scheuermann e la cifosi congenita può causare stiramenti o disfunzioni del midollo spinale. La cifosi di Scheuermann in età evolutiva richiede un trattamento con busti ortopedici o un intervento di artrodesi vertebrale se la patologia è grave. Il trattamento con il busto non è efficace nei soggetti con deformità congenite e nei ragazzi spesso il trattamento chirurgico è richiesto. La cifosi posturale può essere osservata nel tempo e sicuramente trattata mediante una rieducazione motoria specifica.

LABORATORIO MOTORIO

Il percorso di ginnastica posturale per il Dorso Curvo o Ipercifosi Dorsale presso il laboratorio motorio inizia con il colloquio conoscitivo.

Nel colloquio viene eseguita una valutazione iniziale con una anamnesi generale delle funzioni fisiologiche, per individuare eventuali elementi critici che possano richiedere un consulto medico prima di procedere con gli esercizi. Un argomento fondamentale da indagare sono i passati traumi o patologie subite a livello muscolo-scheletrico che possano aver alterato la normale struttura fisiologica.  

La partenza pratica del percorso rieducativo avviene tramite una valutazione posturo-funzionale. Inizialmente con un analisi statica, si osserva il soggetto in posizione ortostatica. Questa fase non è sufficiente per definire il comportamento motorio ma ci fornisce delle iniziali informazioni corporee correlate all’attività lavorativa, vita sociale, emozioni-relazioni e movimento. Nello specifico per la Colonna Vertebrale nel tratto Dorsale andiamo ad osservare: la verticale di Barrè sul piano sagittale vista laterale per valutare in maniera qualitativa la lordosi cervicale, cifosi dorsale e lordosi lombare, da posteriore su piano frontale aumento/riduzione dei triangoli della taglia, da posteriore su piano trasverso le rotazioni di bacino, spalle e capo, da frontale su piano frontale l’inclinazione di pelvi, spalle e capo, da frontale su piano trasverso le rotazioni di bacino, spalle e capo.

Successivamente andiamo a svolgere una serie di test dinamici per individuare il livello di competenza motoria del soggetto nell’esecuzione di movimenti simili a quelli della vita quotidiana/sportiva e dei pattern motori di base. Questa sequenza di esercizi ci permette di individuare nella Colonna Vertebrale limitazioni della mobilità, asimmetrie, deficit della stabilità e del controllo motorio dinamico. Nei soggetti con Dorso Curvo le rilevazioni più comuni sono una deviazione sul piano sagittale in flessione del tratto Dorsale, le spalle e il capo anteposte, la lordosi lombare rettilineizzata,  una alterata meccanica respiratoria, deficit di mobilità e di muscolatura profonda di core e scapole.

Questi test vengono ripresi tramite video e analizzati in un secondo momento dai nostri operatori per definire in maniera precisa i deficit e i gradi di flessione Dorsale e fissare quindi gli obbiettivi di lavoro. Questa acquisizione è utile anche per vedere i risultati del lavoro svolto nel tempo.

Una volta fissati gli obbiettivi individuali di lavoro emersi nella valutazione posturo-funzionale viene intrapreso il percorso rieducativo posturale personalizzato. In questo percorso altamente specializzato vi è un monitoraggio continuo da parte dei nostri Personal Trainer e verranno erogati esercizi in progressione di seduta in seduta in base agli obbiettivi e le capacità individuali. Gli esercizi svolti nella fase iniziale si basano sui principi di mobilità, percezione e controllo motorio della colonna vertebrale, spalle e capo; di rinforzo della muscolatura stabilizzatrice del Core e Scapole. Nella fase successiva andremo a integrare questi obbiettivi locali con gli altri anelli della catena cinetica, anche, core e scapole. Fino ad arrivare alla fase finale dove verranno integrati con pattern motori/funzionali progressivamente più complessi. Il traguardo si raggiunge quando grazie a questi esercizi si riducono i gradi di flessione del tratto Dorsale della colonna portando quindi il soggetto ad avere una postura più armonica tornando ad avere le corrette curve fisiologiche.

Dopo aver raggiunto l’obbiettivo si procede all’impostazione di un programma  posturale di mantenimento in modo da mantenere il beneficio ottenuto.

INFO

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Articolo a cura dei Responsabili dell’Area Laboratorio Motorio
Dott.Tiatto Paolo e Dott. Alberio Fabrizio